Vivi senza nome, non hai un perché, il nulla che avanza aspetta solamente te Guarda la TV, è certamente meglio distruggere se stessi per guardarsi allo specchio Vesti alla moda, tu, ragazzo modello, non hai colpe se il tuo mondo finisce proprio adesso Sogni di cartone un po' verde, un po' a strisce, né una croce né una spada, cullerai le tue promesse!
Prosegui il tuo cammino, tu, uomo solitario, tu che hai per amico il sole e per sorella l'aria Il tuo destriero è pronto, serrata la tua sella ed Angelica che aspetta impaziente la tua bocca In un mondo troppo astratto di valore e di virtù, il tuo senno è andato perso, ma non l'hai trovato tu Retroguardia con i mori giù in Spagna, duellando Durlindana nella mano, io con lei mi chiamo Orlando!
Ragazza, hai diciott'anni, non sei neanche una bambina, il futuro hai perso per fare la velina E smetti di mangiare, potresti ingrassare, la società ti chiama e potresti sfigurare Poi, magari, sposa un vecchio di ottant'anni, i tuoi anni più belli, le tue gemme, i tuoi diamanti E se nel tuo percorso incontri una bambina, il rossetto tuo smagliante ti trasforma in assassina!
Orgoglio dell'Italia, giovinetta senza madre coi volsci alle spalle, corri e dona il tuo sangue Avvolta ad una lancia a Diana in voto data nei boschi solitari, tra le fiere sei cresciuta Non portavi ornamenti degni di una regina, sul tuo collo bionde trecce, nella mano arco e frecce E come un grosso lupo che ha ucciso un pastore, tu, Arunte di Sibilla, è morta la tua Camilla!