Non ho mai saputo, amore, quale dignità assegnare alla strada che congiunge il tuo quartiere al mio. E l'ho benedetta perché distanziava ed univa i nostri mondi così ancillari come un arcobaleno ritaglia l'orizzonte.
E avrei voluto dimezzarla per essere più proteso al nostro intreccio.
Ed ora che il mio spirito ramingo sembra vinto da una indolenza che somiglia ad una vecchiaia improvvisa della fantasia, non dispongo delle geometrie per inventare il percorso da me a te.
Ma altro non è che rinuncia il mio amore, lasciare spazio al pensiero di te, che entri senza domande o rumore, senza che pretenda di scriverne racconti.
Altro non è che svuotarsi il mio amore, farsi sottile per poterti accompagnare e raggiungerti senza che nulla distolga i tuoi occhi che guardano altrove