IL VOLO DI VOLODJA Andrea Mingardi - testo e musica di Sergio Secondiano Sacchi
Signore, quando a te arriveranno gli ultimi scordati pure dai crisantemi arriveranno con passo celere perché a crepare sono sempre i primi e quando arriveranno gli inutili tagliando finalmente un traguardo e quando arriveranno i timidi uccisi da un sorriso, da uno sguardo e quando arriveranno le lucciole con i calli sui tacchi e sul cuore e chissà con quale animo saprai parlare loro d’amore e quando arriveranno i fradici vomitando grappe da due lire e ti offriranno gli ultimi spiccioli per un penultimo bicchiere
Allora tu Signore chiederai pietà Allora tu Signore, tu chiederai pietà tu chiederai pietà chiederai…
E quando arriveranno i fossili che non è per dire ma han lavorato tutta una vita si guarderanno intorno attoniti perché «vacca miseria è già finita!» e quando arriveranno i fragili con ancora in bocca il sapore del gas e quando arriveranno i semplici con il loro fustino di Dash e quando arriveranno i musici prigionieri delle loro chitarre solo allora capiranno increduli che quelle corde sono le loro sbarre e quando passeranno i secoli e da Te non verrà più nessuno perché di tutti quegli scrupoli sapranno fare pure a meno
Allora tu Signore chiederai pietà Allora tu Signore, tu chiederai pietà tu chiederai pietà chiederai…