Ti ho cercato per parlarti, perché non si parla mai questo tempo va di fretta, va di fretta come noi non ho idea di cosa dirti, basta che si parli un po': parlo solo con me stesso e, a volte, non mi ascolto più; pensa quanta giovinezza sotto gli occhi è andata via, questo senso di tristezza è un'assurda prigionia: come un pesce in un acquario che va stretto come mare, come un uccello in gabbia disimpara anche a volare.
Ora ho voglia di sapere anche come ti senti tu: se t'innamori ancora e in mente che progetti hai, se riesci a riposare e dimmi quali sogni fai, o sogni ad occhi aperti perché ormai non dormi più? Ricordi le mattine sui binari ad aspettare un treno per sognare di fuggire via…
Ma i ricordi son deformi e come i treni passan via: ora ognuno ha il suo binario su un'immensa ferrovia e anche il treno per Parigi è partito, amore mio e noi siamo ancora qui a palleggiarci questo addio così se non parlo ora, quando mai ti parlerò, dai fermiamoci un istante, tanto cosa vuoi che sia se passiamo un po' di tempo, che comunque passerà, spietato perché è l'unico che non si ferma mai.
Ora ho voglia di sapere anche come ti senti tu: se t'innamori ancora e in mente che progetti hai; se riesci a riposare e dimmi quali sogni fai, o sogni ad occhi aperti perché ormai non dormi più? Ricordi le mattine sui binari ad aspettare Un treno per sognare di fuggire via…