Un giorno ti cercai, ero bambino. Il tuo profumo era di primavera. Dormivi accarezzata del maestrale1 col sole che scaldava la mia fantasia.
Concerto di gabbiani là fra i canneti, sussurri vellutati d'innamorati, e tu come una Dea li proteggevi ma ora non c'è più chi protegge te.
Il vento dei potenti ha cancellato. Il grano che cresceva ha profanato. È cenere nel mare quel vecchio pino. È notte nel mio cuore, è notte a Cerano2.
Un fungo di cemento già sfida il cielo. In nome del progresso s'inquina il suolo. Ma cosa vuoi che sia la nostalgia in cambio di energia che non avrai mai.