Non si parte più Tu con me, io con Te ed ognuno spinge un freno in sè. Guardiamo sù, cerchiamo giù, la nostra lingua non c'è più, si tagliò, si squagliò. Io perlomeno consumai quella tua più volte. E ci irretirà, pensa un pò, questo Amore in ozio ecciterà, con torpore che si fa strada in Te, strada in me. E dà il piacere di un piacere che non c'è. Non ti guardo più, fai così anche Tu! E fa scuro presto tra di noi. Io mi assopirei, poi trasalirei cercando che rumore sei: un fruscìo, mormorìo. Mi appari se mi scopro anch'io così saremo pari. E ti attirerei, ti alzerei come la coperta fino al mento nell'inverno che si fa triste in te, triste in me e dà il piacere di un piacere che non c'è. Non si parte più. E qualcuno mi amerà, non è sicuro che sia Tu, lo dico forte tra di me, parlando con il muro. E l'attirerei, l'alzerei come la coperta fino al mento nell'inverno che si fa triste in te, triste in me e dà il piacere di un piacere che non c'è. Non si parte più Non partiamo più.. Non partiamo più: queste qui sono le parole più crudeli per non dirsi sempre addìo, sempre tuo, sempre mio. Nel sempre inverno in un amore che non c'è Non partiamo più.