Presentata per la prima volta al concerto di Milano del 21 marzo 1986 è rimasta inedita fino al 1993, quando in occasione del decennale della scomparse di Carlo Venturino venne registrato il terzo nastro con i brani rimasti inediti.
Li hanno chiamati gli anni di piombo, anni duri, anni di lotta nel mondo. Li hanno chiamati gli anni di fuoco, ma c'ero anch'io a fare quel gioco.
E adesso che son finiti sui giornali a colorar le righe dei servizi speciali, mi sembra di non esser più della generazione mia, quella nutrita d'odio e un poco di pazzia.
Anni Settanta, anni nel cuore, anni spezzati tra gioie e dolore, anni scolpiti a memoria, anni passati, anni di storia.
Anni di razza per chi non deve scuse, per chi non è un pentito, per chi non teme accuse, per chi ha vissuto sempre col cuore nella mano, giocando i suoi vent'anni, in primo piano.
M'è rimasto poco e non certo l'allegria, ma la storia non toccatela, quella è storia mia. Al diavolo le scuse, le ragioni e i piagnistei, son sempre gli stessi che fanno i filistei.
La mia storia ha troppi nomi, troppi amici che hanno lasciato troppe macchie sull'asfalto e dell'odio non m'importa un accidente, ma non riesco proprio a dire che non è successo niente.
Anni Settanta, anni nel cuore, anni spezzati tra gioie e dolore, anni scolpiti a memoria, anni passati, anni di storia.
Anni di razza per chi non deve scuse, per chi non è un pentito, per chi non teme accuse, per chi ha vissuto sempre col cuore nella mano, giocando i suoi vent'anni, in primo piano.
Me ne frego, te lo dico, se la mano che ha ammazzato oggi è un bravo professore, ce n'è anche uno deputato...
L'assassino è un assassino, anche quando chiede scusa; il perdono glielo lascio, ma non è partita chiusa.
E fino a quando in gola avrò la voce, smaschererò i ruffiani del ricordo fugace. Le immagini del tempo sono qui nella memoria e non possono barare come han fatto con la storia.
Anni Settanta, anni nel cuore, anni spezzati tra gioie e dolore, anni scolpiti a memoria, anni passati, anni di storia.
Anni di razza per chi non deve scuse, per chi non è un pentito, per chi non teme accuse, per chi ha vissuto sempre col cuore nella mano, giocando i suoi vent'anni, in primo piano.
Adesso tutti vogliono capire, si fruga la storia, si continua a mentire. I giudici complici, i giornali potenti si eran sbagliati, adesso sono contenti.
Ma le note di sangue non si possono fermare e i fantasmi di ieri non son merce da buttare, ogni giorno passato è scolpito nel tempo, la menzogna di sempre verrà persa nel vento.
Anni Settanta, anni nel cuore, anni spezzati tra gioie e dolore, anni scolpiti a memoria, anni passati, anni di storia.
Anni di razza per chi non deve scuse, per chi non è un pentito, per chi non teme accuse, per chi ha vissuto sempre col cuore nella mano, giocando i suoi vent'anni, in primo piano.