Un giorno dopo l'altro e Carlono le foglie. Autunno alla stazione, non c'è tua moglie. Saluti i vecchi amici che han visto la battaglia, ti muovi per le strade piano, piano Sentirsi come un cane, di tuo una divisa, due gladi ed il tuo onore, il cuore e una ferita. Tornare dal deserto, sentirsi ancor più solo: il vecchio bar dell'angolo, la chiesa rasa al suolo E sguardi ostili intorno neppure una parola, qualcuno che ti osserva e già vorrebbe la tua gola. E gli occhi di una donna che fissano pietosi i vent'anni di chi ha perso nei tuoi gesti un po' scontrosi. perché i tuoi diciott'anni li hai giocati con la morte ogni giorno, ogni istante hai costruito la tua sorte Per difendere un'idea un onore calpestato, perché chi tradì settembre non sarà mai perdonato. Continuano a fissarti dal fantasma di un portone fai paura anche da vinto son vigliacchi senza nome. Perché ora che il tuo mondo lo han bruciato gli imboscati tu ricordi ancora sogni che non saran dimenticati
Ti sei portato dietro la tua primavera, quegli anni ancora verdi nella tua camicia nera Domani domani, dovrai ricominciare a dimostrare al mondo cosa è una fede vera