VIOLETTA: Invitato a qui seguirmi, Verrà desso? vorrà udirmi? Ei verrà, ché l'odio atroce Puote in lui più di mia voce.
ALFREDO: Mi chiamaste? Che bramate?
VIOLETTA: Questi luoghi abbandonate Un periglio vi sovrasta.
ALFREDO: Ah, comprendo! Basta, basta E sì vile mi credete?
VIOLETTA: Ah no, mai.
ALFREDO: Ma che temete?
VIOLETTA: Temo sempre del Barone.
ALFREDO: È tra noi mortal quistione S'ei cadrà per mano mia Un sol colpo vi torrìa Un sol colpo vi torrìa Coll'amante il protettore V'atterrisce tal sciagura?
VIOLETTA: Ma s'ei fosse l'uccisore? Ecco l'unica sventura Ch'io pavento a me fatale!
ALFREDO: La mia morte! Che ven cale?
VIOLETTA: Deh, partite, e sull'istante.
ALFREDO: Partirò, ma giura innante Che dovunque seguirai...seguirai I passi miei.
VIOLETTA: Ah, no, giammai.
ALFREDO: No! Giammai!
VIOLETTA: Va', sciagurato. Scorda un nome ch'è infamato. Va' mi lascia sul momento Di fuggirti un giuramento Sacro io feci.