VIOLETTA: Prendi: quest'è l'immagine De' miei passati giorni; A rammentar ti torni Colei che sì t'amò. Se una pudica vergine Degli anni suoi nel fiore A te donasse il core Sposa ti sia lo vo'. Le porgi questa effigie: Dille che dono ell'è Di chi nel ciel tra gli angeli Prega per lei, per te.
ALFREDO: No, non morrai, non dirmelo Dei viver, amor mio A strazio sì terribile Qui non mi trasse Iddio Sì presto, ah no, dividerti Morte non può da me. Ah, vivi, o un solo feretro M'accoglierà con te.
GERMONT: Cara, sublime vittima D'un disperato amore, Perdonami lo strazio Recato al tuo bel core.
GERMONT, DOTTORE E ANNINA: Finché avrà il ciglio lacrime Io piangerò per te Vola à beati spiriti; Iddio ti chiama a sé.
VIOLETTA: È strano! Cessarono Gli spasmi del dolore. In me rinasce... m'agita Insolito vigore! Ah! io ritorno a vivere Oh gioia!