Arrotolo la fatica e il mio sintetico coraggio E limito in ibernazione le mie insicurezze Adesso lasciami parlare, Adesso lasciami parlare! Perché il presente è sempre in forte stato di degrado E mi consola il fatto che alle sette sono sveglio Ho tutto il tempo di parlare, Ho tutto il tempo di parlare! Ma non ti agitare, vieni più vicino Che qui la luna la puoi comandare come un accendino E un giorno scopriremo di non esserci mai persi E ci attrarremo ancor più forte di due corpi inversi Prendi nota di ogni singolo secondo e pure dello sfondo Di un ipotetico ritorno che non ci può stare Se consideri che il meglio non lo puoi cambiare E che all'andata tu non parti e io non ti lascio andare E poi nell'etere sparire senza ritornare Con la speranza di non farci mai più ritrovare
Ripongo su in soffitta un giorno intero di lavoro Un posto fisso lo han trovato solamente le paure Non mi far pensare Stanotte non mi far pensare Fatti un po' guardare non sei mai abbastanza Che c'è rimasto solamente il cielo senza più la stanza
E se davvero tutto si conserverà nell'aria Sarei disposto anche a disperdere una vita intera Ma prendi nota di ogni singolo secondo E pure del contorno Di un ipotetico ritorno che non ci può stare Se consideri che il meglio non lo puoi cambiare E che all'andata tu non parti e io non ti lascio andare E poi nell'etere sparire senza ritornare Con la speranza di non farci mai più ritrovare Mai più ritrovare Mai più ritrovare Ma prendi nota di ogni singolo secondo E pure dello sfondo Di un ipotetico ritorno che non ci può stare Se consideri che il meglio non lo puoi cambiare E che all'andata tu non parti e io non ti lascio andare E poi nell'etere sparire senza ritornare Con la speranza di non farci mai più ritrovare...