Qual favellar? Qual movimento interno al favellar di lui m’agita l’Alma? Eh ceda la mia tema al mio desire; il varco io mi disserro… aimé, che miro? Argillano, Argillano: e questo è’l frutto di vendetta, e d’amore? Grifone, Idolo mio… l’infausto oggetto, non sia più pena alle mie luci; o amore anima tu il mio core, talché in vendetta del tradito eroe possa animar mille guerrieri, e mille.
Anderò, volerò, griderò su la Senna, su il Tebro, su il Reno, animando a battaglia, a vendetta ogni cuore, che vanti valor.
Empio duol, che mi serpi nel seno, scaglia pur la fatale saetta a finire il mio acerbo dolor.