Datemi pace, o duri miei pensieri: non basta ben ch’Amor, Fortuna et Morte mi fanno guerra intorno e ’n su le porte, senza trovarmi dentro altri guerreri?
Et tu, mio cor, anchor se’ pur qual eri, disleal a me sol, che fere scorte vai ricettando, et se’ fatto consorte de’ miei nemici sí pronti et leggieri?
In te i secreti suoi messaggi Amore, in te spiega Fortuna ogni sua pompa, et Morte la memoria di quel colpo
che l’avanzo di me conven che rompa; in te i vaghi pensier’ s’arman d’errore: perché d’ogni mio mal te solo incolpo.