Agli occhi si apre appena avanti La forma composta di un campo piano, Vince il senso della distanza Trasmesso da un compatto rigore. La virtù è il valore che desta Tempi che resistono. Si respirano odori di chiuso, Svelati da ciò che è consumato.
Credo nell’immutabile Senso vivo d’immortalità Di chi ha lasciato una scia Dietro di sé.
Alti volano i corvi In traiettorie schiuse, Virano a nord nel chiarore Di un colore galleggiante. Nel muto volo evocativo Che brucia e consuma ciò che scompare, E’ forte il silenzio dei ricordi Riflessi da parole altrui.
Itinerari eroici Di audaci legionari del tempo, Mostrano chiara la via Ebbra di luce.
Se solo ci fosse un’Era di Gloria Respirando speranze e disfatte, Avrei più chiaro il senso dell’oggi Che intriso riposa in immobile ardore, Ma un muro chiaro mi chiude al suo interno Un velo sottile che rompe il contatto
Con tutte le Vite di Uomini Che si aprono a ventaglio innanzi a noi memorie sepolte oramai Nel campo di Croci.
Compatto, uniforme, austero, denso. Nel cuore, negli occhi, chi parte, chi resta Ha solo il Coraggio di scegliere un verso: Abbandonare la propria difesa Trovando nel Tempo che annulla la forma, Il solo disegno impresso nel marmo.
Osservo vite di Uomini, Si spiegano a ventaglio innanzi a noi, memorie viventi, luce Nel raggio di Cielo.