Non far traboccare la bilancia
Il tuo spirito sia retto come lancia
Non rinfocolare la cenere con la spada
Inimicagli prima ogni strada
Non sottrarre foglie a una corona
L'impero genera Diritto che fa la massa prona
Non mangiare il tuo cuore
Ma ardilo nel fuoco quale mantice di furore
Pavido dagli occhi opachi chi ignora la vita
Conosce la morte
Quanti, già naufraghi nel Lethe calcano
Il cammino dei vivi
Ignobili dal cuore di creta, ombre impure
Nel Tempio del Sole
Bevete del fiume le tristi onde e fuggite infine
All'astro d'Oriente!
Non sederti sul vaso vuoto
Azione! Con essa colmerai il tuo scopo
Non camminare lungo i viali battuti
Nell'orpico sacello la pace degli altri riti
Non accogliere calombe nella tua casa
Al pigolia degli umili, ecco il patriziato genia che osa!
Aiuta l'uomo che si carica di un peso
Decadenza, vizio e sonno, eccomi il mio reso!
Pavido dagli occhi opachi chi ignora la vita
Conosce la morte
Quanti, già naufraghi nel Lethe calcano
Il cammino dei vivi
Ignobili dal cuore di creta, ombre impure
Nel Tempio del Sole
Bevete del fiume le tristi onde e fuggite infine
All'astro d'Oriente!
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