A te che guardi il mio colore come fossi extraterrestre alla mamma che mi nota e stringe i figli a sé. a chi all’asilo mi faceva già strane domande come ad esempio che colore avessi il sangue a chi commenta di nascosto e crede non lo senta (non ho niente contro ma c’è troppo differenza) a chi ha la Barbie con la pelle bianca dai sessanta la mia io l’ho aspettata sino al 1980 c’è chi si vanta di ideali dove negri ed omosessuali indifferentemente sono tutti uguali, cioè diversi e in quanto tali sono da trattare differentemente dai normali e questo fa paura chiudo bocca e occhi nella notte oscura e hai paura perché sono troppo scura “troppo scura” mi consideri soltanto per un’avventura ma non consideri la mia natura perché sono:
[Ritornello] Negra, Negra, Negra ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda vado bene anche se sono N.e.g.r.a, N.e.g.r.a, N.e.g.r.a ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda non te ne frega più N.e.g.r.a, N.e.g.r.a, N.e.g.r.a ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda vado bene anche se sono N.e.g.r.a, N.e.g.r.a, N.e.g.r.a ma quando mi vedi nuda, nuda, nuda non te ne fotte più.
[se ti togli i paraocchi la visuale l’ampli che i mostri ce li hai dentro e non ce li hai davanti (sarà perché qualcosa in lei mi fa paura) se ti togli i paraocchi la visuale l’ampli che i mostri ce li hai dentro e non ce li hai davanti.]
[Verso 2] Mi inviti a cena ma soltanto se mi paghi alla fermata ti sorrido e non mi caghi è da una vita che combatto contro i vecchi nemmeno Harry Potter vince contro questi maghi dell’ignoranza pieni di ignoranza conta l’apparenza però in fondo manca la sostanza (quanta indifferenza) e piango sola dentro alla mia stanza (non preoccuparti della n.e.g.r.a. quando è triste prende danza) luoghi comuni deleteri ancora più tristi dei cimiteri e una bambina che sembra ieri ancora credevo nei desideri già percepivo disagi reali e seri e chi li creava eri sempre tu altro che Balotelli, altro che?