Lascio, mamma, la dolce casetta, la mia piccola bimba d'amor ed afferro il destino che aspetta per segnare di gloria il mio cuor; v'è nei petti e nel sangue di tutti un sol grido: «l'Impero!» e si avrà!
Avanti, gloriose schiere, pianteremo le bandiere tricolori, avrà l'Africa un sol nome: Roma! che è il gran nome dell'eterna civiltà!
Tu mi baci, o fanciulla gentile, e mi dici: «Con te partirò! Dammi solo il tuo amore e un fucile, il coraggio e la fede l'avrò, sono donna d'Italia e non lascio chi all'Italia un Impero darà»!
È il ricordo dei vecchi soldati che dà luce sul nuovo cammin; fanti, militi, avieri abbracciati, stretti tutti in un solo destin, «Giovinezza!» si canta e quel canto forza, amore, conquiste ci dà.