La luna scende, e tu, o cara, al suon della mia voce non vieni al tuo verone per sentir la mia canzon; core ingrato deh vieni al veron.
L'anima mia prende a te l'ora per dirti quanto soffre; ma il tuo core è gelido quale macigno freddo. Deh! per pietà rispondi al soffrir del mio cor.
O del ciel brillanti stelle illuminar voglio questo cor, perché nei prieghi si desti colei che non soffre dolor.
Stelle belle, Ditele ch'io sento per lei quell'amor che porta al delir. Per un soave sguardo mi converrà morir. Ah scendete, e svegliatela! Oh scendete, stelle d'or, e svegliatela!
La luna scende e tu, o cara, al suon della mia voce non vieni al tuo veron per sentir la mia canzon d'amor.
Svegliati amore, dammi col tuo sorriso nella notte serena l'ebrezza dell'amore. Ah fulgete o stelle! il mio bene è svegliato, e all'amor mio è ritornato.