Zazà, piccola zingara, schiava d'un folle amore, tu non sei giunta al termine ancor del tuo dolore! Quanto convien di lacrime che sui tuo volto scenda pria che il tuo solo ed umile pellegrinar riprenda! Tu lo credesti libero; or la speranza è spenta. Ora sei tu la libera! E il tuo dover rammenta… Ahi! del sognato idillio sparve l'incanto a un tratto! Una manina d'angelo indietreggiar t'ha fatto!