Fumo per tre, il contrario dello spot “Prenditi cura di te” Sono diventato un mostro come un buco nero Troppo grosso, più dell’universo intero Cremlino, fortezza quando rimo Sorpasso dentro una Gran Torino Non prendo più sonno, talmente famoso Che mi riconoscono anche in sogno Sfondo in rete, suono che sputa in bocca a un prete Stupida vita in quattro pareti, l’invidia sposta i pianeti T’attacchi tipo magneti, avanzo ma tu me lo vieti Combatto, mi dicono “Alleati” Sono già un robot, mi ripeto “No!” Non fare il passo più lungo della gamba o cadi Giuro, vedo tutto diverso come in hd Mi ricordo una mattina in cantina rovistai Ci trovai la mia testa, mi chiese “Come stai?” Rit. Call center, pronto? Son sempre io Ho un cortocircuito, venite quaggiù Mi danno comandi che non seguo più Vorrei fare tutto a modo mio (x3) A modo mio, a modo mio A modo mio come Frank Sinatra Il passato resta lì In futuro avremo una sola città, una sola lingua Ci siamo già, è la rete C’è più vita tua lì che in quella reale, vizi e virtuale Motore a scoppio, diesel, ibride Il passato, il presente e il futuro tutti insieme Come contemporaneamente il seme, la radice e l’albero Le colazioni con i pranzi e le cene Apro la base come gli emo le vene, come l’euro ad Atene In testa catene mentali dalle elementari Croce rossa come i templari, giorni appesi come lampadari I pensieri come missili, nella testa una portaerei Non c’è droga che porti a ieri Siamo come robot, programmati come computer Rispondiamo ai comandi, piccoli e grandi La neve nel bicchiere è scomparsa da anni Il genio danneggia, sì, è vero Come chi annulla i due precedenti come terzo desiderio Rit. Volevo essere umano, solo questo ho chiesto (chiesto, chiesto, chiesto) Le batterie che si stanno scaricando presto (presto, presto, presto) Il cuore batte, lo senti, è registrato con un tasto (tasto, tasto, tasto) Non prendo ordini da nessuno, aiuto, ho un guasto (guasto, guasto, quasto) Rit.