Lei si addormentava qui con i fantasmi miei curando la follia con candide paure
Poi danzando con gli eroi di carta che io amai trasfigurava l'odio in vanità
e intanto non parlavo non sentivo non vedevo non capivo impazzivo io morivo IO Senza un grido senza fantasia dentro i riflessi di un pop-corn già masticato
Lei non ritrovava più la sua gestualità cristallizzata ormai da notti troppo chiare
Lei soffriva più che mai ed io non la svegliai tagliando dolcemente La sua gola
ecco per parlare per sentire per vedere per capire per cercare d'esser vivo IO oggi grido senza fantasia dentro i riflessi di un pop-rock già masticato