Ария из оперы Гаэтано Доницетти "Лючия ди Ламмермур" (1835 г.). Итальянское либретто Сальваторе Каммарано по мотивам романа Вальтера Скотта «Ламмермурская невеста» (1819 г.) ____________________________________
Il dolce suono mi colpì di sua voce! Ah, quella voce m'è qui nel cor discesa! Edgardo! io ti son resa. Edgardo! Ah! Edgardo, mio! Si', ti son resa! fuggita io son da' tuoi nemici. (nemici) Un gelo me serpeggia nel sen! trema ogni fibra! vacilla il piè! Presso la fonte meco t'assidi alquanto! Si', Presso la fonte meco t'assidi. Ohimè, sorge il tremendo fantasma e ne separa! Qui ricovriamo, Edgardo, a piè dell'ara. Sparsa è di rose!
Un'armonia celeste, di', non ascolti? Ah, l'inno suona di nozze! Il rito per noi s'appresta! Oh, me felice! Oh gioia che si sente, e non si dice! Ardon gl'incensi! Splendon le sacre faci, splendon intorno! Ecco il ministro! Porgimi la destra! Oh lieto giorno! Al fin son tua, al fin sei mio, a me ti dona un Dio. Ogni piacer più grato, mi fia con te diviso Del ciel clemente un riso la vita a noi sarà.