ALFREDO: Libiam ne' lieti calici Che la bellezza infiora, E la fuggevol ora S'inebri a voluttà. Libiam ne' dolci fremiti Che suscita l'amore, Poiché quell'occhio al core (indicando Violetta) Onnipotente va. Libiamo, amor fra i calici Più caldi baci avrà.
TUTTI: Libiamo, amor fra i calici Più caldi baci avrà.
VIOLETTA: (S'alza) Tra voi saprò dividere Il tempo mio giocondo; Tutto è follia nel mondo Ciò che non è piacer. Godiam, fugace e rapido È il gaudio dell'amore; È un fior che nasce e muore, Né più si può goder. Godiam c'invita un fervido Accento lusinghier.
TUTTI: Godiam la tazza e il cantico La notte abbella e il riso; In questo paradiso Ne scopra il nuovo dì.
VIOLETTA: (ad Alfredo) La vita è nel tripudio.
ALFREDO: (a Violetta) Quando non s'ami ancora.
VIOLETTA: (ad Alfredo) Nol dite a chi l'ignora.
ALFREDO: (a Violetta) È il mio destin così
TUTTI: Godiam la tazza e il cantico La notte abbella e il riso; In questo paradiso Ne scopra il nuovo dì. (S'ode musica dal'altra sala)