Omne giorno v'affannate, combattete, faticate, per denaro accumulare e benessere affermare; e la notte non dormite per pensare all'indomane, come meglio poter fare, lo denaro moltiplicare.
E voi più non conoscete, lo profumo delli fiori, le canzoni dell'uccelli, la letizia dei ruscelli. La lucerna delle stelle, l'occhi vivi dei bambini che vorrebbero sanare le storture dello mondo.
E così continuate senza sosta a duellare, trascinando vostri figli, vostre orme a ricalcare, pe' l'orgoglio de vedere vostro stemma perpetuare, v'encensate, ve gloriate, poi vien l'ora de morire.
Ma non v'è ricchezza al mondo che corrompa sorella morte, è arrivata vostra sorte e morite e non sapete che per tanto in alto andare molto in basso bisogna stare, e per tanto possedere, niente al mondo bisogna avere.