Per non muoversi mai immobili restare come radici morte che affogano sotto terra fino a divenir parte d'un vuoto assordante che divora senza fine ogni respiro e ogni pulsione.
Fino alla cessazione di preghiere e piaghe e sormontare e scavalcare il concetto demiurgico dell' esistenza umana prendendo parte soltanto nell'indomabile Caos oltre eterno! salvatore sinistro che spegnerà ogni stella azzerandone tutta l'energia.
Come un'aborto violento sentir che un teschio s'infrange riecheggiando nel buio senza fine tuonando nelle profondità abissali di questa Nigredo che ha attecchito fino agli astri
E poi ancora lacerando ogni organo debole rendendolo amaro o dissolvendolo nell'acido chiamo te oh Malcontento Spettrale DIVINA MORTE ! ossa opache, eterno giudice ora dicci se stiamo esistendo davvero... oppure no?