SCENA SECONDA
Il Conte, vestito da maestro di musica, e detto.
CONTE
Pace e gioia sia con voi.
BARTOLO
Mille grazie, non s'incomodi.
CONTE
Gioia e pace per mill'anni.
BARTOLO
Obbligato in verita'. (Questo volto non m'e' ignoto,
non ravviso non ricordo
ma quel volto ma quell'abito
non capisco chi sara'?)
CONTE
(Ah, se un colpo e' andato a vuoto
a gabbar questo balordo,
un novel travestimento
piu' propizio a me sara'.)
Gioia e pace, pace e gioia!
BARTOLO
Ho capito. (Oh! ciel! che noia!)
CONTE
Gioia e pace, ben di core.
BARTOLO
Basta, basta. per pieta',
(Ma che perfido destino!
Ma che barbara giornata!
Tutti quanti a me davanti!
Che crudel fatalita'!)
CONTE
(Il vecchion non mi conosce:
oh, mia sorte fortunata!
Ah, mio ben! Fra pochi istanti
parlerem con liberta'.)
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