Arrivare, partire... Che gusto mi da! Sono un mago poeta con due identità. Sono quel vagabondo che pace non ha. Amo solo me stesso e la mia libertà.
E apprezzo la donna, le sue ambiguità, la bellezza in se stessa, la spontaneità. Sono quel vagabondo che pace non ha. Io non sono fedele; amo la fedeltà.
Quante volte dico che cambierò ma intenzioni vere non ne ho. Quello che mi piace io lo avrò, ma per quanto proverò vagabondo resterò.
Amo pane e salame, la frugalità, lo spumante e il caviale, l'ebbrezza che da. Sono quel vagabondo che pace non ha ma mi sento contento. Non vivo a metà.
Ho una grande paura del tempo che va, della gente che parla, che opina e non sa. Sono quel vagabondo che pace non ha; forse vengo da un mondo che sta al di là.
Quante volte dico che cambierò ma intenzioni vere non ne ho. Quello che mi piace io lo avrò, ma per quanto proverò vagabondo resterò.