Solleticati dal vento Correre per farsi rubare la prima risata, Gli occhi bambini e bagnati. Vorrei corressero ancora ginocchia sbucciate E non dipingere risposte prive di colore. La mia apatia che corrode come ruggine, Hai costruito per me un muro di rifiuto e delusione. Il primo tepore scalda le dita Che premono sui timpani, I palmi alle tempie. Solo un ricordo Di caviglie stanche, Le strette suicide Di quei "perché".