Nella cantina di un palazzone tutti i gattini senza padrone organizzarono una riunione per precisare la situazione.
Quarantaquattro gatti, in fila per sei col resto di due, si unirono compatti, in fila per sei col resto di due, coi baffi allineati, in fila per sei col resto di due, le code attorcigliate, in fila per sei col resto di due.
Sei per sette quarantadue, più due quarantaquattro!
Loro chiedevano a tutti i bambini, che sono amici di tutti i gattini, un pasto al giorno e all’occasione, poter dormire sulle poltrone!
Quarantaquattro gatti, in fila per sei col resto di due, si unirono compatti, in fila per sei col resto di due, coi baffi allineati, in fila per sei col resto di due, le code attorcigliate, in fila per sei col resto di due.
Sei per sette quarantadue, più due quarantaquattro!
Naturalmente tutti i bambini tutte le code potevan tirare ogni momento e a loro piacere, con tutti quanti giocherellare.
Quarantaquattro gatti, in fila per sei col resto di due, si unirono compatti, in fila per sei col resto di due, coi baffi allineati, in fila per sei col resto di due, le code attorcigliate, in fila per sei col resto di due.
Sei per sette quarantadue, più due quarantaquattro!
Quando alla fine della riunione fu definita la situazione andò in giardino tutto il plotone di quei gattini senza padrone.
Quarantaquattro gatti, in fila per sei col resto di due, si unirono compatti, in fila per sei col resto di due, coi baffi allineati, in fila per sei col resto di due, le code attorcigliate, in fila per sei col resto di due.
Sei per sette quarantadue, più due quarantaquattro!
Quarantaquattro gatti, in fila per sei col resto di due, si unirono compatti, in fila per sei col resto di due, coi baffi allineati, in fila per sei col resto di due, le code attorcigliate, in fila per sei col resto di due