La mia vita è piena di interessi Di progetti e gesti interessanti E la mia pelle ormai è come bronzo E scivola Colleziono case e sedie rosse Mi da’ tanto l’arte concettuale Si io posso toccare il cielo con un dito Se la gente che più conta viene anche con la neve A certe belle cene ma solo dietro a invito L’orchestra suoni lieve Beviamoci un po’ sopra a tutte quelle storie Di impegno e di miseria sai io me ne frego Ho amici in ogni luogo e con i denti giusti nessuno che mi frusti Schiaccia e salta e succhia ecco la cima La tua fede il marcio da imboccare iniziano a cadere e non lo sai spiegare intorno sembran tutti scomparsi all’improvviso sarà che ultimamente non smetti di sudare e hai strani segni in viso rapito lentamente e con tanto di entusiasmo contratto all’infinito in un vortice di schiuma la stessa che più densa effondi ad ogni spasmo la smania ti consuma ingrate e seducenti regine dei salotti boriosi e prepotenti re dell’impotenza non vi basta una spugna e nemmeno un monumento vi aspetteranno al varco