Piangero la sorte mia/Giulio Cesare in Egitto/Händel
E pur così in un giorno perdo fasti e grandezze? Ahi fato rio! Cesare, il mio bel nume, è forse estinto; Cornelia e Sesto inermi son, né sanno darmi soccorso. O dio! Non resta alcuna speme al viver mio.
Piangerò la sorte mia, sì crudele e tanto ria, finché vita in petto avrò. Ma poi morta d'ogn'intorno il tiranno e notte e giorno fatta spettro agiterò.