Mi alzo ma è meglio se torno a dormire mi metto a studiare ma senza capire col vuoto che avanza e ti stritola il viso un Dio che ti scaccia dal suo Paradiso. Non vado neanche a cercarmi un lavoro a fare i concorsi e poi vincono loro è tutto veloce violento incosciente ci provo a capire e mi perdo nel niente. Il niente il niente il niente.
Mi alzo e d'intorno è una tabula rasa Gli amici gli affetti e mi barrico in casa invece mio padre da bravo ragazzo ci crede davvero a una vita del cazzo. Ormai non parliamo e non stiamo più insieme ma lui ci riesce a volermi anche bene. Un bene invisibile che sembra assente è un uomo capace di credere al niente. Al niente al niente al niente.
Mi alzo davvero una volta per tutte da un letto di cose già viste e già dette. E prendo il passato il futuro il presente li butto in un buco nel buco del niente... E incontro mia madre che è un anno che è morta col solito grande sorriso dolente. Mi dice ti passa mi dice sopporta bisogna imparare ad amare anche il niente. Il niente il niente il niente.
Mi alzo da questo lenzuolo di sale sei tu nel deserto la mia cattedrale. E pure da tempo ben poco ci unisce e i nostri segreti diventano angosce. Ci annaspa nel letto ma siamo lontani abbiamo di tutto ci manca il domani. E per la paura si viene si mente ma il sesso da solo è l'amore del niente. Il niente il niente il niente.
Ci aspetta una guerra di fame e macerie la terra che sputa le nostre miserie. E in mezzo al rumore di feste violente c'è sempre qualcuno che canta il niente... Eppure c'è ancora qualcosa che vale la voglia di andare incontro alla gente la vita è un ragazzo che urla il giornale. Invece il silenzio è la voce del niente. Il niente il niente il niente. Il niente il niente il niente.