ROSINA Dunque io son ... tu non m'inganni? Dunque io son la fortunata! . . tra sé Già me l'ero immaginata: lo sapevo pria di te.
FIGARO Di Lindoro il vago oggetto siete voi, bella Rosina. tra se' Oh, die volpe sopraffina, ma l'avrà da far con me.
ROSINA Senti, senti ... ma a Lindoro per parlar come si fa?
FIGARO Zitto, zitto, qui Lindoro per parlarvi or or sarà.
ROSINA Per parlarmi? ... Bravo! bravo! Venga pur, ma con prudenza; io già moro d'impazienza! Ma che tarda? ... ma che fa?
FIGARO Egli attende qualche segno, poverin, del vostro affetto; sol due righe di biglietto gli mandate, e qui verrà. Che ne dite?
ROSINA Non vorrei...
FIGARO Su, coraggio.
ROSINA Non saprei …
FIGARO Sol due righe …
ROSINA Mi vergogno...
FIGARO Ma di che? Ma di che? ... si sa! andando allo scrittoio Presto, presto; qua un biglietto.
ROSINA Richiamandolo, cava dalla tasca il biglietto e glielo dà. Un biglietto? ... eccolo qua.
FIGARO attonito Già era scritto? Ve', che bestia! Il maestro faccio a lei! Ah, che in cattedra costei di malizia può dettar. Donne, donne, eterni Dei, chi vi arriva a indovinar? Qui verrà. A momenti per parlar qui sarà.
ROSINA Fortunati affetti miei! Io comincio a respirar. Ah, tu solo, amor, tu sei che mi devi consolar!