Quando me'n vo', quando me'n vo' soletta per la via, la gente sosta e mira, e la bellezza mia tutta ricerca in me, ricerca in me da capo a piè.
[Marcello] (agli amici, con voce soffocata) Legatemi alla seggiola!
[Alcindoro] (sulle spine) Quella gente che dirà?
[Musetta] Ed assaporo allor la bramosia sottil che dagli occhi traspira e dai palesi vezzi intender sa alle occulte beltà.
(alzandosi) Così l’effluvio del desio tutta m'aggira, felice mi fa!
[Alcindoro] (Si avvicina a Musetta, cercando di farla tacere)
Quel canto scurrile mi muove la bile! mi muove la bile!
[Musetta] E tu che sai, che memori e ti struggi, da me tanto rifuggi?
So ben: le angosce tue non le vuoi dir, non le vuoi dir, so ben, ma ti senti morir!
[Mimì] (a Rodolfo; le sue frasesi intercalano a quelle di Musetta in accompagamento)
Io vedo ben... che quella poveretta, tutta invaghita di Marcello, tutta invaghita ell'è!
(Schaunard e Colline si alzano e si portano da un lato osservando la scena con curiosità, mentre Rodolfo e Mimì rimangono soli seduti parlandosi con tenerezza. – Marcello, sempre più nervoso, ha lasciato il suo posto; vorrebbe andarsene, ma non sa resistere alla voce di Musetta.)