Tacea la notte placida e bella in ciel sereno; la luna il viso argenteo mostrava lieto e pieno! Quando suonar per l'aere, infino allor sì muto, dolci s'udiro e flebili gli accordi d'un liuto, e versi melanconici un trovator cantò.
Versi di prece ed umile, qual d'uom che prega Iddio: in quella ripeteasi un nome, il nome mio! Corsi al veron sollecita... Egli era, egli era desso! Gioia provai che agl'angeli solo è provar concesso! Al cor, al guardo estatico
la terra un ciel sembrò! Al cor, ecc.
Di tale amor che dirsi mal può dalla parola, d'amor che intendo io sola, il cor s'inebriò. Il mio destino compiersi non può che a lui d'appresso. S'io non vivrò per esso, per esso morirò,