Figli del mondo siamo, con le ali dietro ai talloni, che ci aiutano quando fuggiamo, dalla polvere delle prigioni, Figli di una sigaretta, di una sirena che ci mette fretta, figli di un treno che parte e che non ci aspetta Figli della notte siamo, senza una foto sopra il passaporto, che ci aiuta quando navighiamo su una nave in mare aperto Figli di una frontiera, da passare solo quando è sera, quando la guardia dorme e non ci fa paura Figli della strada siamo, che ci porta dove vuole il vento, che ci aiuta quando ci perdiamo il nostro senso d'orientamento Figli di un inno al Sole, e di una terra che non ci vuole, una ferita che ci fa male nel profondo del cuore Figli della pioggia siamo, col cappello calato sul viso, ed il sonno calato sugli occhi, ci addormenta ci strappa un sorriso, Figli di un tradimento, figli di un sole che s'è spento, figli di un cane che passa, abbaia e ci si ferma accanto Figli della notte siamo, con due occhi che non credono a niente, che ci aiutano quando ci troviamo tra le facce dell'altra gente, Figli di una bufera, figli di un temporale, che tu tagli e prova, che tu tagli e spera, sono i figli venuti male Figli di una bufera, figli di una luce accesa, che tu tagli e prova, che tu tagli e spera, torneremo tutti quanti a casa.