Una sirena dietro al vento taglia il cielo di Madrid, scende la pioggia ad aiutare il traffico, gente che sale e scende dai taxi, Un generale di ottant'anni, con un passo forestiero, senza medaglie appese al petto, solo una croce tutta d'oro, E qualcuno ha bussato alla porta, è il passato che lo viene a cercare, è una storia che è morta e sepolta dal mare, Ma è una storia da ricordare, come il Natale passato in casa, una guerra persa per sempre, come una curva pericolosa, La candela riflette la luce sopra un foglio fitto di righe, un leone attraversa la storia, e la penna lo scrive Generale la tua spada è nel vento, e ha la lama che brucia nel sole, e la notte da dietro il tramonto che sale E il vapore del caffè che fischia come un amico che ti vuole, come una nave che gonfia le vele, come la vita e i suoi misteri, come la gente che non li vuole I giornali sono già usciti, come volpi affacciate alla tana, le fabbriche rimesse in moto dal profumo del caffè in cucina, Un generale di ottant'anni, due occhi accesi appesi al vento, con la sua storia imprigionata dietro una linea di combattimento Generale c'è una nave nel mare, taglia le onde e le ricopre di schiuma, c'è una donna affacciata al balcone che fuma E c'è una striscia di terra che forse non vale neanche più la pena da rivedere o la pena di ricordare, E c'è una fascia di uomini che si guardano un po' meglio dentro alle mani, e ci trovano lontano La stessa razza di uomini che accavallano le gambe al tavolino, e un bicchiere di vino tra le mani… Ma che destino è domani, ma che destino è…