Villa Borghese, quanta gente ed ogni madre ha un figlio Ed ogni figlio ha un padre che lo rialza quando cade E quando dorme fa che di rumore non ce ne sia più!
E sul passaporto io ci ho scritto che mio padre è morto Che di madre ce n'è una sola e la mia è nel cielo che vola Alla mezza tutte le sere c'è la notte da scavalcare C'è il futuro da ricordare di come si può fare!
Quando suona la campana ed è la fine della settimana Accanto alla chiesa il campanile come due colpi di fucile Scocca l'ora della messa ed è la fila per chi si confessa!
Villa Borghese, quanta gente ed ogni gesto è un gioco Ed ogni gioco è allegro, ti rialzi quando cadi Quando cadi gli sorridi e non ci pensi più Sul passaporto io ci ho scritto che mi chiamo Alberto E di cognome sin da bambino figlio di nessuno!
Quando suona la sirena è qualcuno che ci abbandona E dentro la chiesa le canzoni, fuori la chiesa cento piccioni Ogni corsa è una fatica alla conquista di una mollica!