Siete più forti voi che avete tutto quanto prigioni di ferro di inchiostro e cemento. Siete più forti voi che la notte che la notte ci venite a cercare voi che misurate la storia la storia che si fa misurare.
Siete più forti voi la vostra forza ci spaventa come un fulmine che ci atterra vicino noi alla morte gli stringiamo la mano a campare tiriamo e campiamo. Proprio mentre ci assediate il cervello proprio quando ci sbarrate il cammino e ci chiudete il cancello.
Siete più forti voi che occupate tutto quanto le cattedre i pensieri e la direzione del vento. Siete più forti voi che restando seduti disegnate gli inverni e le leggi speciali stampando il vostro odio mancino sui clichè laminati dei vostri giornali.
Siete più forti voi il vostro potere ci spaventa come un missile che non risparmia nessuno noi alla vita gli calchiamo la mano ed ogni volta che ci lascia insistiamo. A questa brezza di vento sul collo questo veleno che ci brucia i ricordi e ci fa volare il cappello.
Siete più forti voi che osservate tutto quanto questa linea di fuoco da Bolzano al Cilento. Siete più forti voi che la notte che la notte ci venite a svegliare voi che misurate il silenzio e il silenzio fa più rumore del mare.
Siamo più soli noi il deserto ci spaventa come il traffico che non trasporta nessuno No! che alla terra da soli arriviamo e sulla terra i nostri segni lasciamo. Proprio mentre cancellate le impronte proprio mentre una canzone che senti ti passa di fronte.