Tu, da quanto tempo è, saranno anni che io e te non c’incontriamo in giro, neanche per caso.
Tu, c’è un imbarazzo che, si taglia col coltello come se ci fosse un muro, filo spinato.
Dove abiti adesso , che lavoro fai, sei felice, quanti figli hai, sei in splendida forma , non mi dire anche tu so ancora capire le bugie che dici, che mi dici.
Col senno di poi non mi sarei mai, seduto a commiserarmi dei miei guai, con la paura e poi il terrore, di non trovare più l’amore.
Col senno di poi avrei capito che, è sufficiente lasciar tutto scorrere, oggi che non c’è più il dolore, è tutto facile a parole.
Tu, ti ho odiato tanto sai, per un certo periodo ti ho augurato ogni malanno, ma non sul serio.
Tu, l’avrai capito ormai, era un modo infantile per reagire a quel momento, in cui mi hai lasciato.
Non capivo che tu lo facevi anche per me, mi volevi tanto bene che, mi hai mollato per non trascinarmi come fai, già da anni ai danni di quel poveraccio.
Col senno di poi non mi sarei mai, seduto a commiserarmi dei miei guai, con la paura e poi il terrore, di non trovare più l’amore.
Col senno di poi avrei capito che, è sufficiente lasciar tutto scorrere, oggi che non c’è più il dolore, è tutto facile a parole.