Erano le vacanze di natale dell'anno di quel freddo micidiale il mio peugeot col freddo arrancava tossiva un po' partiva e si fermava mi superò uno col fifty nero lo vidi che rideva son sicuro dell'alto del suo fifty sia di me che del peugeot. Così tornai a casa un po' umiliato col giaccio che dal chiodo era entrato in profondità nel mio orgoglio ferito è allora che al volo ho realizzato il rischio di passare la mia vita sopra un peugeot che arranca in salita mentre uno con il fifty ti sorpassa ride e va.
E tutto va come deve andare o per lo meno così dicono e tutto va come deve andare o per lo meno me lo auguro.
Se ne andò il tempo delle mele ed arrivò l'inferno delle pere amici che non avrei più rivisto sbattuti là scaraventati in pasto a una realtà che qualche anno dopo avrebbe già riscosso il suo tributo da sola o con le quattro letterine magiche. E c'erano quelli già sistemati in società temuti e rispettati guardavano con schifo mal celato persone con cui avevano vissuto non era più il tempo di parlare con gente che era così inferiore ridendo di un peugeot in salita che non ce la fa.
E tutto va come deve andare o per lo meno così dicono e tutto va come deve andare o per lo meno me lo auguro.
E siamo qui ai piedi di una strada che sale su ripida e dissestata la chiamano età della ragione ci passano miliardi di persone. Io spero di poterla fare tutta guardare giù quando arriverò in vetta anche arrancando come quel vecchissimo peugeot.
E tutto va come deve andare o per lo meno così dicono e tutto va come deve andare o per lo meno me lo auguro. E tutto va come deve andare o per lo meno così dicono e tutto va come deve andare o per lo meno me lo auguro.