Se fossi vera, saprei tutto di te, ma ogni tuo freno mi solleva un perché: indovina che faremo stasera, dopo cena al lume di una candela nera. Ti vedo tesa quando esci con me, farai l’offesa, ma dipende da te, ti abbassassi a dire quella parola, occhi bassi, quasi nulla ti sfiora, fiera. Dimmi a questo punto, quanto conto io per te.
Ti sembra normale che resti sveglio a corteggiarti per ore e tu non provi affatto a considerare che sarei degno di uno sguardo, un contatto distratto, mi sento inadatto e banale accanto a chi è sempre così razionale. Non mi darò per vinto ci puoi giurare l’ultimo azzardo me lo voglio giocare, puntando all’istinto animale che è in te.
Se fosse vero che una donna non sa cos’è un pensiero senza complicità, proprio tu dovevi fare eccezione, sei la quintessenza dell’avversione, pare. Ma sotto questa tua corazza, lo so, c’è una ragazza che sta lì in bilico, sopra il solito ancestrale timore che hanno tutti di lasciarsi soltanto andare. Dimmi a questo punto che sono l’unico per te.
Ti sembra normale che resti sveglio a corteggiarti per ore e tu non provi affatto a considerare che sarei degno di uno sguardo, un contatto distratto, mi sento inadatto e banale accanto a chi è sempre così cerebrale. Non mi darò per vinto ci puoi giurare l’ultimo azzardo me lo voglio giocare, puntando all’istinto animale che è in te.
Adesso vado, ma sento che mi dici “aspetta un po’, ancora un attimo… dove lo trovo io un altro sensibile, come te”.
Ti sembra normale, che in due secondi prendi e cambi parere, che non ci provi affatto a considerare se sono degno di uno sguardo, un contatto distratto, mi sento inadatto
Ti sembra normale che resti sveglio a corteggiarti per ore se vado matto per l’amore casuale e non disdegno anche uno sguardo, un contatto distratto, mi sento inadatto e banale accanto a chi è sempre così razionale. Non mi darò per vinto ci puoi giurare l’ultimo azzardo me lo voglio giocare, rischiando l’istinto animale… Ci vieni ancora dopo cena da me