Cosa posso dire dei tuoi occhi Anche a mente li disegnerei Nei ricordi miei lo sai non invecchi La tua assenzanon mi lascia mai Mia capacità di fare a pezzi tutto Fare il vuoto intorno a me Adesso che il momento si fa brutto Perchè tempo non ce n'è
Col tempo imparerò A non odiare il mondo Col tempo capirò Da cosa mi nascondo E mi riscoprirò Capace di perdonare chi Si è preso il tempo mio Siè preso le carezze Di cui ho bisogno anch'io Si è preso le incertezze Ma forse ho perdonato già
Ma il rimpianto vero è per quel figlio Che tut non hai voluto avere mai Seduta aspetterei ogni suo risveglio E qualche tua espressione gli ruberei Adesso che la notte scende dietro al monte Nonostante la miopia Io scopro già nuove rughe sulla mia fronte E ne capisco la magia
Col tempo tornerò Ad aprire le finestre Per respirare ancora L'odore di ginestre E se ci riuscirò Allora forse nascerò Nei gesti dei bambini Del figlio che non ho Col tempo fra le mani Amandomi di più Col tempo forse imparerò Pubblicato da Suali a 09:29 Etichette: 1990, Mia Martini strugge?