Altolocate famiglie e il loro piccoli vizi E i loro piccoli servi per i loro piccoli figli E i loro piccoli problemi: se a cena ci sarà caviale O se in fondo alle scale c'è uno che chiede lavoro E queste piccole cose te le ritrovi al mattino Tra la brioche e il cappuccino, tra le riviste di tua moglie E fra tutte le voglie di una notte passata in bianco A pensare la frase giusta per toglierti dai piedi!
Tuo figlio che ride e non si lava al mattino E non va a messa la domenica con sua madre a braccetto Una ragazza sbagliata: la figlia del macellaio, Ma non è detto però che sia una puttana I tuoi amici sbagliati che stanno fuori di notte: «E queste cose alla tua età non le abbiamo mai fatte La vedi, quella è la porta, se vuoi te ne puoi andare Nessuno ti ha chiamato, nessuno ti dice di restare!»
E c'è tua madre che piange e che ti dà un po' di soldi Ed un consiglio da amico, ti prego, fanne tesoro, Ma guarda come ti sei conciato: il mio bambino d'oro E sta a sentire tuo padre, e torna a ora di cena Sono già cinque anni che studi e stai spremendo il cervello Un ragioniere modello ti hanno fatto diventare E le tue idee un po' bastarde dettate dal moralismo E che tu un po' confuso hai chiamato libertà!
E le sirene al mattino ti stanno portando in questura Hai già venduto la merce e ti sei bucato per strada Hai rubato per mangiare per crederti primitivo, Ma a casa chi ti aspetta? Sei un prodotto riuscito bene Loro che ti hanno insegnato a non pensare all'amore A non sentirti più vivo, forse per questo che sei fuggito, Ma in fondo aspiri a una casa, a una comunità sociale Ed al tuo telegiornale guardato mentre stai in poltrona!
Ma in fondo è un bravo ragazzo e ha messo la testa a posto E non ha più quelle cattive compagnie, e non per niente è mio figlio È proprio un bravo ragazzo, ma guarda quel testa di cazzo: non saluta neanche più!