Passa il tempo e i sui muri della mia città, tu che hai lasciato un segno che non se ne andrà... Per noi, sei qui, ci rivedremo nella vita che verrà.
Sai non mi piacciono le idee, tu questa volta non tornerai, vorrei sapere come stai ed è scontato dirti che mi mancherai ma sono sicura da lassù, questo tu lo sai se è vero o no, magari è tutto qui, ma incontrarti è stato bello anche così ti ho rivisto stamattina sul telegiornale dicevano, è stato accidentale, ma la perdita di te, è abissale. Tutto è stato inutile, la corsa in ospedale se avessi saputo non ti avrei lasciato andare l'ultima volta che ti ho visto a casa mia, prima di quel giorno maledetto in ferrovia. In questi casi siamo organi stasi chimiche e visioni, domani solo frasi, scrivere e come sale sulle mie ferite, proverò il dolore per vederlo poi guarite.
Passa il tempo e i sui muri della mia città, tu che hai lasciato un segno che non se ne andrà... Per noi, sei qui, ci rivedremo nella vita che verrà.
La gente non parla più di te, perché il ricordo lo tengo vivo dentro di me, per non impazzire è fondamentale che il dolore non diventa artificiale ora guardo il cielo e sembra tutto più sereno, quando non ci sei non c'è più l'arcobaleno eravamo piccoli, sembrava tutto immenso e poi ci parlavamo e aveva tutto un senso non so nemmeno dire, cosa ci ha fatto allontanare: le compagnie diverse in cui non volevo stare ho un voto di memoria, ma qualcuno mi ha avvisato che quella mattina non saresti più tornato Vorrei fermarmi a casa tua, suonare il campanello e sentirmi dire 'Un'attimo che scendo' la vita è una questione di minuti e di secondi, di scelte che a volte segnano i nostri giorni.
Passa il tempo e i sui muri della mia città, tu che hai lasciato un segno che non se ne andrà... Per noi, sei qui, ci rivedremo nella vita che verrà.
Siamo due semirette e tu una bisettrice è qui che mi trasmette una tua cicatrice non ho la cucitrice, ma so che la debitrice non conta la matrice mal conta, menatrice sono conta, saccatrice sono con se, qui non c'è una mia cornice sono un'accoltellatrice, ho già l'affilatrice per chi non parla e non dice e poi si contraddice, perché sai che è un'infelice, il tempo è mutatrice e io sono la mutrice, dammi una misuratrice perché il male lo addiziono con l'H, calcolatrice tiro su la mia narice, anche se non mi si addice. Le persone ci tradiscono, è ingiusto ma succede. la morte ci allontana e non concede lo spazio di rifare tutto quanto da capo ti riconoscerò in questa vita se sarai rinato.
Passa il tempo e i sui muri della mia città, tu che hai lasciato un segno che non se ne andrà... Per noi, sei qui, ci rivedremo nella vita che verrà.