In quelle trine morbide... nell’alcova dorata v’è un silenzio gelido, mortal, v’è un silenzio, un freddo che m’agghiaccia! Ed io che m’ero avvezza a una carezza voluttuosa di labbra ardenti e d’infuocate braccia... or ho tutt’altra cosa! O mia dimora umile, tu mi ritorni innanzi gaia, isolata, bianca come un sogno gentile di pace e d’amor!