Marina Rebeka - K. 727: Mi tradì quell'alma ingrata
In quali eccessi, o Numi, in quai misfatti orribili, tremendi, è avvolto il sciagurato! Ah no, non puote tardar l’ira del cielo, la giustizia tardar. Sentir già parmi la fatale saetta che gli piomba sul capo! Aperto veggio il baratro mortal. Misera Elvira! Che contrasto d’affetti in sen ti nasce! Perchè questi sospiri, e queste ambascie?
Mi tradì quell’alma ingrata: infelice, oh Dio! mi fa.
Ma tradita e abbandonata provo ancor per lui pietà.
Mi tradì quell’alma ingrata: infelice, oh Dio! mi fa.
Quando sento il mio tormento, di vendetta il cor favella; ma se guardo il suo cimento palpitando il cor mi va.
Mi tradì quell’alma ingrata: infelice, oh Dio! mi fa.
Ma tradita e abbandonata provo ancor per lui pietà.