Io, io partirò per non pensarti più, Io, io partirò per non tornare più, Io, io partirò per non pensarti più, per non pensarti più, per non pensarti più. Partirò dritto dal cuore e la strada per capire, perché tutte le parole servano, che servano a non morire.
Partirò e sarà di Domenica, prima le nuvole e adesso il sole e se la gente dimentica, partirò da questa prigione. E non avere niente, cosi nulla andrà perduto, per sentirmi benvenuto, per un mondo nuovo, dopo un mondo caduto. Partirò anche senza meta, senza acqua, senza scarpe, tanto affido la mia vita al cielo, senza faccia e arte.
Io, io partirò per non pensarti più, Io, io partirò per non tornare più, Io, io partirò per non pensarti più, per non tornare più, per non tornare più. Io, io partirò per non pensarti più, Io, io partirò per non tornare più, Io, io partirò per non pensarti più, per non tornare più, per non tornare più.
Partirò l’ho sempre fatto, l’attimo prima della tempesta, la strada corre veloce e dietro che cosa resta, partirò perché non sia questa, la fine di una promessa, a distruggere l’autostima e poi distruggere la bellezza. E parto da qui, da dove non c’è una strada, la fine del tempo che conoscevo, al tempo che mi separa, all’altra metà delle cose, perché non si può mai sapere, le parole hanno vita lunga, le paure hanno vita breve.
Io, io partirò per non pensarti più, Io, io partirò per non tornare più, Io, io partirò per non pensarti più, per non tornare più, per non tornare più. Io, io partirò per non pensarti più, Io, io partirò per non tornare più, Io, io partirò per non pensarti più, per non tornare più, per non tornare più.
Partirò da dove mi hai lasciato, quel silenzio, quell’incrocio, partirò nel buio della notte, senza domani, senza risposte. Partirò da questi scatoloni, le mie stagioni sono li dentro, partirò dalle vecchie canzoni,
guardando fuori e tenendo il tempo. Io, io partirò per non pensarti più, Io, io partirò per non tornare più, Io, io partirò per non pensarti più, per non pensarti più, per non pensarti più