ESMERALDA: Ali in gabbia, occhi selvaggi non potranno piu volare, e l'infanzia dagli oltraggi tornera mai ad amare? Cosa ho fatto io di male? Io ballavo per le strade e cantavo per la gente quelle melodie gitane Dove sei mio campanaro? Mio Quasimodo, ti chiamo... Vieni qui a tirarmi fuori, fammi uscire o moriro
QUASIMODO: Ma dove sei, mia Esmeralda? Dove ti nasconderai? In che vita sei caduta? Brutto sogno e la realta. Forse tu te ne sei andata col tuo amato capitano, senza un vero matrimonio, come in un rito pagano Non mi dire che tu muori senza pianti e senza fiori. Non permettere che un prete metta in croce, in te, l'amore
ESMERALDA: Pensa a un giorno che era festa.
QUASIMODO: La tortura della ruota.
ESMERALDA: Io t'ho dato un sorso d'acqua.
QUASIMODO: In quel sorso io ti baciai.
ESMERALDA, QUASIMODO: E qualcosa ci ha legato per la vita e per la morte. Qualche cosa di segreto, tanto forte tra di noi Ali in gabbia, occhi selvaggi non potranno piu volare. E l'infanzia dagli oltraggi tornera mai ad amare?