seguito da un interesse ossessivo, mi accorgo di avere già visto come ti sembra, mi sembra giovane formicola un continuo prurito, il fiato rimasto sul vetro come sentire pelle bruciata cosa mia ha tradito? mi sentivo al sicuro tra insolite violenze e paure devo rivalutare ogni espressione ogni parola è crudele in un angolo della memoria nascondo disperate speranze di cui non so cosa fare a cui potrò dedicare solo immagini fantastici scenari tanto imperfetti quanto irreali ancora mi sveglio spaesato e sorpreso da oggetti ammucchiati che aspettano un segno per venire a ingombrare il mio domani inutilizzati faranno la fine di dei vostri regali se questo è il risultato di una costante ricerca che mi ostino fare, dove è una risposta mentre mi chiedevo come sarebbe stato conoscerti ancora decoro un cancello è ghiaccio sottile l'illusione sulla quale mi muovo, ho cercato di capire tra i vestiti come sei cambiata ma rimango distante cauto e sornione. l'umiltà che io cerco mi porta ad evitare cattivi consigli, ma all'interno ribolle un'inquietudine amara, come entrare in un negozio di te dopo una giornata di merda ma oggi una tisana depurante non allontanerà dai miei pensieri la martellante domanda, ho fatto e detto abbastanza? non ti ho scritto non mi fido degli slanci che l'egoismo ti concede quello che volevi calcoli improbabili in cui non voglio cascare rimango lontano da insane ambizioni ti parlo di spalle perché ho paura mi avevi nascosto lacrime che erano il mare, il silenzio percosso da svariati rumori, parole superflue hai chiesto permesso ad un ego smarrito anche oggi abbiamo bisogno di nuovi giudizi i nostri principi han cambiato valori, in nome di cosa son già condannato a sbagliare quanto tempo è che non mi stupisci, ci siamo ritrovati a banalizzare a sacrificare i momenti, senza guardare la semplicità delle piccole imprese